mercoledì 12 gennaio 2011

Farfalle nella testa

Confusione è la parola di oggi e non so se sarà un’altra dissertazione filosofico-semantica.
Lo scopriremo solo scrivendo.
In questo periodo – diciamo pure da 3 mesi a questa parte – sono in confusione.
Un gran caos in testa, nel cuore, in casa.
All’inizio cercavo di tenere tutto sotto controllo, rasentando la follia.
Il primo mese è passato così nella perfetta agonia.
Il secondo mese è passato a metà tra la perfetta incredulità e il caos.
E ora in questo terzo mese è il caos, la confusione.
A casa sembra scoppiata una bomba.

E poi confusione mentale. No, diciamo caos allo stato puro.
Altro che teoria del caos. Io le farfalle ce l’ho dentro la testa.
Ci penso già da sola a cambiare opinione nel giro di 2 secondi netti e non ho bisogno di persone che facciano altrettanto.
All’inizio le parole dicevano una cosa e i fatti un’altra.
Ora i fatti dicono una cosa e le parole un’altra.
Chi ci capisce qualcosa è bravo.
Io non ci capisco molto, sono molto confusa.
Sono confusa da questa situazione, da questa storia.
So solo che la pazienza si sta esaurendo. Che ho bisogno di certezze, non di promesse.
Le promesse devono essere fatte solo se possono essere mantenute e io non faccio più promesse.
Io non faccio più sogni, non ho più aspettative.
Tutto quello che accadrà sarà comunque bello, perchè è accaduto.
Esiste solo il presente. Quando uso il futuro è giusto perchè esiste anche quel tempo verbale e non è come in inglese che posso usare il presente per esprimere il futuro.
Quindi ho bisogno di certezze su questo presente.

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